lunedì 24 agosto 2009

ER-TEAM sbarca anche nel triathlon: X-TERRA 2009

Come ultima impresa di questa estate prodigiosa, un drappello di atleti dell’ER-Team si è recato in Austria per competere nell X-Terra (trattasi di triathlon ma con frazioni di MTB e corsa su sentiero, al posto della consueta bici da corsa e strada asfaltata).

I poco timorati di Dio che hanno partecipato sono stati Dario e Michele Franco , capitanati dal ben più navigato Tom (per lui numerose partecipazioni al X-Terra e ad altri triathlon) ; in assistenza psico-pedagogica Michele Cera .

Tom ci ha conquistato con la frase “Huooo, venite a farlò. E’ bello” , e ovviamente così arringati abbiamo subito sposato la trasferta con il camper del capitano.

Arrivati al lago abbiamo per primo testato la temperatura dell’acqua e snellito i muscoli con salti dal trampolino di 3.5m e 5.4m . Poi simulazione di nuoto per 50 metri fino alla piattaforma galleggiante piena di gnocche. Converrete con me che abbiamo fatto tutto quello che c’era da fare di importante.

Poi il sopralluogo al percorso in MTB ci è stato utile per pronunciare correttamente il nome della gara : la dizione corretta è PER TERRA e non ICS TERRA come inizialmente supposto. Si trattava infatti di un percorso morte (per il controllo demografico, in Austria, ogni 10 Percorsi Vita devono fare un Percorso Morte; qui indirizzano i turisti stranieri utilizzando gli unici cartelli della nazione scritti in italiano); già nel giro turistico ci siamo minati in discesa!

La frazione a piedi si snodava in un allegro boschetto e prevedeva, inoltre, un passaggio (2 per Tom) per una sorta di Acrobatic Park teso a 30m da terra: cioè una pacca di scalini in su e poi in giù. Simpaticissimo!

Infine siamo andati ad iscriverci: Tom al percorso valido per il campionato europeo (1.5 km nuoto+ 30 km MTB+10 km cross) mentre io e Mic alla versione light (500 m nuoto+15 km MTB+5 km cross); in segreteria credo ci fosse l’addetto alle sepolture del paese, perchè voleva a tutti i costi farci partecipare al percorso lungo. Ha desistito solo quando ho chiesto se nella frazione di nuoto era consentito camminare sul fondo del lago (ho letto la storia di uno che invece camminava sulla superficie, ma poi non ha fatto una bella fine. Mi sa che porta male) .

Ed ecco finalmente il giorno della gara : dopo una abbondante pioggia che rende più scivoloso ancora il percorso in MTB incontriamo le prime difficoltà nel fissare il pettorale alla maglia (Mic) ed a presentarsi alla zona cambio con il casco avente due orecchie da orsetto attaccate sulla sommità (Dario). Superato anche questo finalmente siamo sul limite del lago , pochi istanti ci dividono dal via e la tensione è palpabile ; c’è chi sputa sugli occhiali, chi sputa sull’avversario, chi si riscalda in acqua e chi si raffredda sulla spiaggia, chi si concentra e chi ignora le incitazioni tipo “questa volta non annegare! ” . Poi con un “Pronti,Via!” incomprensibile (forse gridato dal venditore di salciccie, infastidito dalla confusione di persone) ha inizio l’avventura.

Mic cammina nell’acqua il più possibile mentre io che nuoto subito mi avvento sul palo del limite di balneazione che avanza fuori dall’acqua di 20 cm ; dopo 100 m ho già finito tutte le energie ed inizio ad utilizzare tutti gli stili di nuoto che mi hanno accompagnato nel lungo mese di allenamenti in piscina : l’involuzione procede con stile libero, rana, dorso, cagnone, a lancia, fosburi, mattone, aggrappato alla boa, solo bollicine che salgono verso la superficie...

Ancora non so come, ma raggiungo la spiaggia : dietro di me solo una concorrente che aveva affrontato il percorso alla rovescia (anziché boa 1,2,3 ha fatto boa 2,1,2,3 ) . Calzo le scarpe da MTB e corro alla zona cambio dove, ovviamente, ci sono solo due MTB e non sbaglio andando verso quella che ha il caschetto con le orecchie : esplosione del pubblico che nonostante sia principalmente austriaco ride sguaiatamente. Lo speaker ha quasi voglia di intervistarmi!

Poco male, tanto la dignità è solo un peso in più da portare in salita e io l’ho lasciata a terra da un bel pezzo !

Parto come un razzo e inaspettatamente vedo già all’orizzonte le prime schiene; spingo come un drago e mi rendo conto che in MTB ho davanti quasi tutte schiappe. Grande. Anche l’albero che c’è in discesa è grande, e non si scansa; ostia che paca! Arrivo alla zona cambio (sempre tra le ovazioni del pubblico che mi osanna al passaggio. La prossima volta oltre alle orecchie metto fuori anche la coda. DIETRO.) e vedo che ho recuperato più di 30 posizioni, compreso Mic con il quale è in corso la nostra personale sfida.

Cambio scarpette, allaccio quelle da corsa con il famoso nodo Parkinson e via! L’andatura purtroppo è insicura e lenta con l’orecchio rivolto a tergo in attesa del sopraggiungere dell’avversario più temuto dopo i crampi: Mic. Infatti mi raggiunge ai -2 km e si invola con una fastidiosissima leggerezza e un'odiosa stupenda falcata (poi mi verrà a dire che però non stava andando fortissimo. Bastardo!). Ma ecco il gran finale : la scalata dell’Eiger in legno; inizio con 3 scalini alla volta, poi 2 , poi 1 e alla fine rischio la penultima casella del gioco dell’oca (ritorna alla partenza). Comunque sono in cima e vedo che un mio avversario stà iniziando la discesa: ogni messaggio in uscita dal cervello è bloccato ed ora comanda la centralina “rischio e suicidio”. Senza che me ne renda conto sto scendendo le scale nell’ordine di 5-8 scalini alla volta , la caviglia sx cede e per tre volte scendo usando l’esterno del piede come scivolo ; vedo solo due cose : l’avversario che è quasi superato e l’addetto alle sepolture del paese che si sfrega le mani. E poi l’arrivo , con l’avversario (un crucco) dietro. Grande prova di orgoglio ed incoscienza , come nelle migliori tradizioni ER-TEAM !!

Ma la festa non è finita perché dopo poco parte Tom che gareggia nel campionato oiropeo .

Impressionante in ogni fase : la partenza del nuoto sembra una tonnara e filano più veloci dei pedalò; Tom è lì ! Escono dall’acqua e corrono a piedi nudi sull’asfalto per 1 km fino a prendere la MTB e qui sembrano delle moto. Un atleta finlandese in discesa tampona la moto da cross che faceva da staffetta !! Bestiale !! Fanno due volte il percorso morte a velocità sperimentate solo dalla NASA . Tom c’è quasi!

Poi si infilano nelle scarpe con una rapidità che chiede devozione, e corrono come fosse la prima disciplina della giornata. Tom c’è ancora.

Grandissimo tifo per Tom (e altri amici conosciuti il giorno prima) che taglia il traguardo con sofferta gioia. Arrivare è davvero una impresa.

Il viaggio (almeno nei momenti in cui sono stato sveglio io) è stato come al solito fonte di inesauribile divertimento e devo dire che vivere assieme agli amici queste nuove avventure è una cosa che si porta dentro per sempre e che ci rende più ricchi di qualsiasi pacco gara. Però la maglietta che ci hanno dato è una figata e la Klubb Houset che ho in gestione ha nuovi cartelli stradali ricordo!

Un bacio a tutti gli spiantati che ci leggono

Ciao

Dario

8 commenti:

Stefano ha detto...

Il mondo intero aspettava il tuo commento Dario! E non ti sei smentito, o grande bardo!!!

(come al solito, meno male che ho letto oggi che sono ancora a casa, ho il mal di pancia dalle risate ed il mal di gambe al pensiero della fatica che avete fatto)

Grandi eroi eroi eroi!!!

Cristina ha detto...

grandissimi!!!
:)

. ha detto...

ti voglio bene.

Anonimo ha detto...

Spiantato sarai tu!!!!!

Cosimo ha detto...

e pensate all'onore che ho io potendolo leggere in anteprima prima di pubblicarlo... the bardo is back...

Unknown ha detto...

DARIO IMMENSO
TI VOGLIO COME MIO VICE ALLENATORE

Flavia ha detto...

semplicemente MERAVIGLIOSO!

Silvia ha detto...

Letto in ritardo, ma ho fatto ballare il fagiolo un bel po', visto che ridevo come una scema!