Sabato, a La Feclàz, il cerchio si è chiuso: la squadra italiana presentata a questi WOC ha portato a casa un bottino di risultati che, se apparentemente può apparire non del tutto negativo, dall’altra evidenzia delle problematiche veramente preoccupanti. Forse, il dato peggiore è la mancanza di crescita dei nostri atleti, alcuni dei quali professionisti, che non solo non migliorano nel complesso le loro performance (dopo diversi WOC cui si partecipa ci si aspetterebbe un qualche miglioramento), e a seguire, l’altra criticità è la mancanza di crescita di nostri atleti: è possibile che tutte le nazionali abbiano un riciclo più o meno diffuso di atleti mentre noi siamo costretti a presentare uno zoccolo duro che ormai da diversi WOC si presenta in pianta stabile? Per questo non si mettono certo sotto accusa gli atleti ma il movimento incapace di ideare, pianificare, organizzare e sostenere un progetto degno di questo nome che porti alla formazione di rappresentative nazionali. Ovviamente la Federazione non può operare queste scelte senza il supporto delle realtà dislocate sul territorio ma è tanto vero che se questo cambiamento non parte dalla Federazione il processo sarà molto più lento, faticoso e problematico. Purtroppo pare che i pensieri della Federazione siano rivolti altrove, ma questo è un altro discorso…
L’esempio della Francia è emblematico: sappiamo da dove sono partiti: il trionfo di TG e dei suoi compagni sono il punto di arrivo di una squadra che nessuno potrà eguagliare. Però, dietro TG crescono i giovani che vanno a medaglia ai JWOC, quando cede il passo Renard arriva un Adamsky degno sostituto che al secondo tentativo vince un Campionato del Mondo. Quindi non è facile ne banale prendere la Francia come esempio, però si capisce che questi WOC (ottimamente e non impeccabilmente organizzati) arrivano per coronare degnamente un cammino intrapreso con successo da una Federazione che ha deciso di investire e crescere con intelligenza e lungimiranza.
Ma ritorniamo al cerchio che si chiude sabato, nella spettacolare arena di La Feclaz. Succede l’impensabile: la composizione della staffetta italiana è Klaus, Alessio e Misha, il primo è apparso cotto nella finale middle strappata per un soffio, il secondo in bosco non ha centrato la qualifica sulla lunga distanza, ed il terzo nella finale del giorno precedente ha commesso errori madornali. Chi avrebbe scommesso su una staffetta simile? Non certo gli organizzatori, per le prime due frazioni non siamo tracciati dal GPS. Eppure qualcosa di incredibile accade; in prima frazione scappa in testa un treno inseguito da Francia e Norvegia, e con queste due c’è Klaus, che non molla e appena i primi sbagliano ecco che si ricompattano tutti per un cambio in gruppo. Al traguardo, da dove seguo la gara i commenti sono i più esaltati che abbia mai sentito, niente a che vedere rispetto a quando la TV e gli split indicano che Alessio è dentro il quartetto che guida la seconda frazione: Svezia, Norvegia, Francia e Italia.
Come sia possibile nessuno se lo spiega, eppure Alessio non molla, non va solo al gancio ma punzona anche qualche lanterna davanti, all’arrivo è un delirio, qualcuno pronuncia la terribile parola “podio”, qualcuno è senza parole, i più esaltati credono che Misha possa incollarsi dietro a Tero e portarci alla medaglia di argento, sempre che non succeda qualcosa a TG… io taccio memore del delirante finale della gara femminile. Non serve nemmeno vedere i passaggi al primo punto per capire quale sia la strategia di TG, lui parte per fare una gara individuale, la sua gara, la sua staffetta. E’ un monologo nel quale non ci sono comprimari, solo affannosi tentativi che si infrangono già al 3° punto dopo il quale TG corre solitario verso la più agognata delle medaglie. Le staffette sono gare strane, sono delle gare alla rovescia, si parte dall’arrivo e si segue la gara nella speranza che non ci siano errori, per la serie “fino ad ora tutto bene!”. Questa è la gara dell’Italia, si spera che Misha non sbagli contando le lanterne che mancano alla fine. L’Italia conta pochi punti, quattro e poi il disastro al 5° punto, Misha impiega 8 minuti a raggiungere la lanterna lasciando strada libera a Svizzera e Svezia, mentre la Russia ci raggiunge. A bordo pista l’entusiasmo scema un po’, il russo, unico azzurro medagliato ad un WOC, non è più il dio in terra… però ci si riprende subito, alla fine siamo sempre in testa alla staffetta categoria “normal”. Dopo l’incertezza al 6° punto si forma un duetto Italo/Russo-Russo che guida la gara dietro i sacri mostri che volano davanti. Ma al punto prima del passaggio nell’arena succede la stessa identica cosa che successe a Thierry lo scorso anno in Norvegia! Misha non vede il punto, lo salta e entra nell’arena staccando il russo. Sconcerto tra gli italiani subito dimenticato nell’entusiasmo per il vantaggio accumulato sul russo: tanto che quando al traguardo giungiamo 6°, comunque superati dalla Russia, c’è comunque chi vuole festeggiare con la bandiera nel run-in. Siamo ben presto squalificati! Scattano immediatamente le recriminazioni, io sto zitto e me ne vado con tanti pensieri in testa, ma uno fisso che ronzava, veramente ci saremmo meritati un piazzamento tra i top 6? Io credo di no, nello sport tutto può succedere e non credo che avremmo rubato a nessuno però la sensazione di disagio resta. I nostri primi due frazionisti hanno corso la gara della vita, perfetta, altro non si poteva chiedere loro eppure gli errori di Misha sembrano quasi opera del destino; l’atleta che con i suoi successi ha più o meno tenuto a galla una Nazionale e un movimento che non crescono, ha definitivamente disilluso i tifosi italiani riportandoli ad un livello nel quale ormai languiamo da anni. Lo sport si fa prima della gara, dopo la gara e ovviamente nel momento della gara stessa: a livello assoluto noi non meritiamo un posto nei 6 ad un WOC però sabato ce lo saremmo guadagnato, la gara della vita capita a tutti! Dopo l’entusiasmo e la delusione si fa strada il realismo e tante domande che però si possono condensare in un unico pensiero: siamo un movimento piccolo, piuttosto rattrappito, specializzato nella bega condominiale e il particolarismo degli interessi di partito/quartiere: chi, come e quando inizierà a far funzionare un movimento per l’interesse comune, che pensi alla qualità e alla crescita vera, l’organizzazione di un WOC e i risultati delle squadre nazionali ne sono una naturale conseguenza… ma scrivendo mi chiedo quanti stiano ascoltando e se sto parlando di orienteering.
19 commenti:
L'empereur.
Rinri
eccolo il Whites che ci piace a noi... attento che ti spediamo le griglie...
tanto meno "the king"
impeccabile, si coglie fra le righe che il rimprovero non è certo agli atleti... spero che loro riescono a leggerlo nel modo corretto... Il problema è chi pensa che basta spendere 120.000 € nel 2010 e nel 2011 perchè tutti arrivino nei primi 10...
mah, io cerco di parlare di quello che so... la critica è sicuramente al movimento che non fa crescere nuovi atleti, ma anche agli atleti che non crescono... a questo punto bisognerebbe capire da loro quali sono le problematiche e perchè i loro risultati non migliorano... se sono limiti fisici, tecnici, organizzativi... certo che da professionisti ci si aspetterebbe qualcosa di più, ai Mondiali, alle Coppe del Mondo, al Nordic Tour i titoli italiani e le vittorie in Coppa Italia contano poco...
Sarebbero giuste critiche e costruttive se non ci fosse come al solito la polemica forzata...
@anonimo: nel definire il post userei altri aggettivi, "critico" piuttosto che "polemico"... ma se la mia presunta polemicità ti offende personalmente me ne scuso e ti chiedo di indicarmi i passaggi troppo pesanti... ho fatto del mio meglio per analizzare in maniera costruttiva, se poi viene percepita come polemica, beh... non possiamo stare sempre tutti allineati dalla stessa parte della barricata...
PS. trovo molto più polemico il fare commenti anonimi piuttosto che scrivere in maniera critica ma firmando le proprie opinioni...
ciao a tutti!
non posso dire di essere contro ciò che avete scritto..anzi! sarebbe ora che la federazione italiana si desse una mossa e iniziasse a prendere esempio dagli altri cercando di coinvolgere i più giovani e cercando di fargli fare più esperienza possibile, e questo lo dico senza avere per questo nulla da ridire sulle attività che sostengono tutt'ora gli atleti azzurri...
c'è un però che riguarda questo post..
non vi sembra di esagerare? sono atleti che si fanno in 4 per partecipare a tali eventi e restare in nazionale, loro sono lì e voi no, hanno fattto gare tutta la settimana e una staffetta a dire poco spettacolare l'ultima giornata strabiliando non solo noi italiani ma anche tutto il mondo orientistico che mai si sarebbe aspettato tale perfomance.
potete pure dire che non ci si spiega il perchè l'alessio sia riuscito a stare dietro ad alcuni dei più forti eppure lui era lì..una spiegazione? allenamento e dedizione! e lo stesso vale per klaus, che ha fatto una più che buona gara dando il cambio in un'ottima posizione, e per misha che nonostante tutto ha corso dando il suo meglio e che ha preso sulle spalle il peso di una staffetta su cui tutti contavano e che era candidata a medaglia.
gli errori li fanno tutti, siamo umani e lui non è da meno, le colpe se le è prese tutte e forse siete stati gli unici a non notare il suo sconforto saputo l'errore.
inoltre il 6° posto, se tutto fosse andato, sarebbe stato nostro perchè ce lo eravamo guadagnato..va bene non siamo un chissàcchè di federazione ma questo non c'entra! la capacità di non buttarsi giù per i di sicuro non brillanti e non paragonabili ad altre nazioni risultati hanno portato gli azzurri ad arrivare a far trattenere il respiro a tutte le persone che erano in arena, il risultato di anni di allenamento e impegno fanno sì che il 6° posto che avrebbero raggiunto sarebbe stato pienamente meritato.
e con questo dico solo che prima di giudicare o parlare parlare parlare, invece di criticare o polemizzare come volete dire voi, entriate nella federazione e facciate qualcosa di pratico per cambiare qualcosa e vi rendiate conto di come sono le cose ora come ora.
un saluto e continuate perchè è interessante leggere pareri diversi da quelli del sito ufficiale e complimenti per il blog in generale.
un saluto.
sono pienamente d'accordo che sia ora di investire sui giovani..non tanto per me ma per tutti quelli che hanno bisogno di fare esperienza e hanno bisogno di mettersi alla prova rispetto agli altri, e l'occasione è farli partecipare alle manifestazioni internaz e fare un po un cambio di gente per dare una botta di vita..
nonostante tutto però complimenti ai ragazzi specialmente per la iperstafetta!
@anonimo, ho l'impressione che tu voglia leggere nel post solo quello che interessa a te... però non ho voglia di usare queste colonne per un dibattito a due che però mi piacerebbe continuare privatamente, il mio indirizzo mail lo sanno tutti ed è disponibile nel blog...
concordo su tutta la linea con Denny, meglio portare giovani promettenti magari inizialmente allo sbaraglio e farli crescere sulla lunga distanza piuttosto che rimanere fermi. Concordo anche sulla staffetta, ero sul run-in, ho visto tutto e mi hanno raccontato dello sconforto di Misha quando gli hanno dato gli split... se si legge bene non c'è alcuna critica nei suoi confronti, però bisogna leggere bene...
Per chi non avesse la reazione di Misha allao scarico delle SI CARD, questo il video: http://svtplay.se/v/2507886/orientering/vm-sprint_20_8_-_del_2_av_2?cb,a1364159,1,f,-1/pb,a1364158,1,f,-1/pl,v,,2504484/sb,p104184,1,f,-1
la scenna è a 2.03'40"... grande lo stesso Misha!
Mi son sempre chiesto se ai piani alti leggono i post critici o se fanno finta di niente. Quelli di zonori li leggevano e non mancava occasione per la solita tiratina d'orecchi ...
Cambiando discorso, sarebbe stato bello vedere Thierry (scusate ma per me Tero è solo Pitkämäki)con il copricapo Erebus in qualche istantanea. Non è che ne avete una da pubblicare?
@Zonori, le foto esistono e sono anhe state pubblicate... per quanto riguarda il nostro blog ti racconto questo aneddoto: mi trovavo con MT ad una serata di sport/gala alla quale era presente un dirigente FISO, mi presento e si inizia a chiaccherare. Non ci conoscevamo di persona, ma a sentire il mio cognome lui fa:"Ma tu non sei uno di quelli critici?" "Certo" gli faccio, io: "critici ma mai faziosi..." e lui ci ha fatto i complimenti. Questo vuol dire che più o meno si sa come la pensiamo, dopo di che noi forniamo spunti, stimoli per un dibattito, cosa effettivamente si riesca ad influenzare nelle alte sfere non è dato sapere anche se alcune cose sono sotto gli occhi di tutti.
Personalmente, credo che chi dirige abbia altri pensieri e obiettivi; credo che ci considerino dei rombiballe da isolare per evitare di diffondere il malcontento o la critica al palazzo. Quello che mi preoccupa è che chi decide è proprio convinto di quello che fa e si circonda di persone che debbono pensarla allo stesso modo.
Sarei molto più preoccupato se io dovessi campare con la società FISO invece, la cosa bella è quando sarò davvero stufo potrò cambiare pagina in un istante senza conseguenze per la mia vita e felicità. Al momento, grazie ai vari "compagni di merende" riesco ancora a divertirmi.
La nostra amica Ingrid nonostante dimostri 50anni è del 75 :-) errore di battitura probabilmente...
Stella
@Stella, devo essermi perso questa chicca, ci dai quualche riferimento?
Credo si riferisca alla finlandese che ha fatto la MTBO che io avevo segnalato come del '65! e mi stupivo come una signora di 46 anni potesse essere sul podio mondiale....
Rusky cafone!!!
Sai com'è..... di Canins e Longo non ne nascono tutti i giorni ma ci possono essere anche nella MTBO!
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