Si vociferava a inizio trasferta, è stato annunciato più volte agli “addetti ai lavori” e ora è realtà: per raccontarvi l’esperienza della 4 giorni slovena di Pasqua questa volta vi proponiamo, dopo diverse consultazioni, le “pagelle disagiate” ovvero un tentativo semiserio di riassumere in modo simpatico ciò che è successo dentro e fuori dal campo gara.
Voto 10 all'organizzazione slovena; a volte proprio la semplicità paga e il collaudato team di oltre confine tira fuori ben 3 nuove carte molto tecniche e interessanti dal "cilindro" inesauribile del terreno carsico; in particolare l'ultimo giorno si rivela una variante più aperta, più veloce, ma non meno insidiosa al classico bosco sloveno. In arena, a parte visitare il negozietto OL-Shop e controllare le classifiche c'era ben poco da fare e spesso l'arrivo era distante, ma si tratta di dettagli trascurabili che anzi hanno permesso una maggiore socializzazione. CON UN POCO DI ZUCCHERO LA PILLOLA VA GIÙ
Voto 9 a Michele Cera; dopo essere diventato campione del mondo di Pre-O, inizia a proporsi come campione del mondo di organizzazione di trasferte. Coordina bene tutte le persone del gruppo, ha sempre una soluzione pronta ai vari problemi, si dimostra disponibile con tutti... E gareggia pure, e termina le 4 gare in una discreta 8a posizione generale. THE BOSS
Voto 8 al duo W14 Annarita Scalzotto-Giulia Gambini; le due "matricole" stanno dimostrando in questi giorni un'ottima preparazione fisica e, soprattutto, tecnica e vanno a prendersi in tandem la 4a e la 5a posizione finale di categoria con gare estremamente regolari... Miglior prestazione in assoluto di questa trasferta! GOLDEN GIRLS
Voto 7 a Rudi Frison; anche lui una matricola molto sorprendente, unico atleta M14 a concludere tutte le 4 tappe, grazie ad una tecnica precisa ben allenata e affinata durante l'inverno. Il ragazzo ha del talento, lavorando anche un po' sulla preparazione fisica potrà sicuramente puntare ancora più in alto. PROMESSA
Voto 6 alle "ospiti" lombarde Eleonora Donadini e Irene Pozzebon; ultimamente in Erebus transitano molti atleti nazionali, e così le due giovani neo-Elite (la prima fresca di vittoria alla prima tappa del SUUNTO Sprint Race Tour) si integrano bene nel folto gruppo vicentino, tanto che entrambe diventano istruttrici per un giorno per aiutare i giovani nell'analisi gara... E addirittura Irene si presenta al via dell'ultima tappa in maglia bianco-verde, quasi come segno di gratitudine per l'ospitalità. E tutto questo senza distrarsi troppo e conducendo gare regolari, anche se a volte con qualche errore di troppo (a detta loro). GUEST STARS
Voto 5 al reparto maschile. Parlato di Rudi e di Michele, va notato che gli altri, sia giovani, sia assoluti, sia master, del "sesso forte" accusano ritardi piuttosto ampi dalla vetta o addirittura squalifiche per errori di punzonatura. Per alcuni era la prima esperienza in un terreno così complesso, e questa può essere assunta come parziale scusa, ma in generale urge una svegliata. RIMANDATI
Voto 4 al coach Cristian Bellotto: per questa volta gli tocca un voto negativo. Una prestazione da lui stessa definita non brillantissima il primo giorno è l'antifona al ritiro dalla competizione a causa del gomito sinistro che si torce in modo innaturale durante una caduta (da recriminare un'omissione di soccorso per eccesso di competitività da parte del "testimone" Brenno, che in quel momento era in zona diretto allo stesso punto). L'infortunio comunque non gli impedisce di concentrarsi sugli impegni futuri e di osservare dall'esterno i suoi atleti. OSSERVATORE
Voto 3 alla sveglia non prevista del secondo giorno. Un episodio che non ha nulla a che vedere con le gare, ma che vale la pena di raccontare, a fine ammonitorio... Sarebbe potuto, e potrebbe in futuro, capitare a chiunque...
Ore 4:47, in mezzo ad una pila di telefoni disposti a mo' di centrale nucleare, ne squilla uno; la persona più vicina al centro radioattivo, non proprietaria del cellulare, vedendo scritto in grande "TERMINA" ci preme sopra come farebbe per ogni normale sveglia. Dopo circa 15 secondi la suoneria riparte e nella confusione del risveglio improvviso, mista alla consapevolezza che quel rumore sveglierà gli altri 21 dormienti, la persona si accorge che, per essere disattivata, la sveglia richiede di fare qualcos'altro (non capisce ancora bene cosa in quel momento). Dal letto di fianco arriva il suggerimento del proprietario: "Togli la batteria!"... Recuperato un pelino di lucidità mentale, il malcapitato trova comunque il modo di spegnere lo smartphone, interrompendo così la sveglia, e si lascia andare a un paio di imprecazioni mentali per aver svegliato tutti gli altri (si sentivano voci dire "che ore sono?" "sono le 4:50"). Appena svegli, la mattina dopo si discute ampiamente del fatto, scoprendo che quel qualcos'altro da fare erano giochetti come scrivere un codice captcha, risolvere operazioni matematiche o riconoscere una sequenza di forme e colori... A detta del coach facili (ed effettivamente a mente fresca erano facili), ma lui non li ha provati dopo essersi svegliato di soprassalto, senza capire niente e con in mente solo l'idea di cercare di disturbare il meno possibile. Al termine di questa ampia discussione, emergeva una domanda su tutte: dove doveva correre il proprietario per mettere la sveglia a quell'ora? GIOCHI MATEMATICI DI PRIMA MATTINA
Voto 2 alle (non poche) distrazioni registrate nel gruppo: ce n'è veramente per tutti, da chi vedendo un'atleta nazionale andare nella stessa direzione si distrae quasi infatuato e si accorge solo dopo di essere in realtà fuori di qualche metro dalla zona punto, a chi sbaglia a prendere la carta credendo di essere ancora nella categoria dell'anno passato, fino a chi si mangia minuti di gara solo per aver punzonato una seconda volta il Finish prima di aver scaricato i dati. Sembrano barzellette, ma sono successe davvero; tra una risata e l'altra riflettiamoci. INESPERIENZA
Voto 1 all'atleta disagiato avvistato in campo gara con un paio di pantaloni simil pigiama bicolori fucsia-verdognolo. Purtroppo nessuno ha avuto la prontezza di riflessi di immortalarlo, o almeno di immortalare le nostre facce vedendolo passare, ma non è la prima volta che egli si presenta a queste gare e prima o poi lo ritroveremo. MA COME TI VESTI?
Voto 0 a chi, per svariati motivi, non è potuto venire o, peggio, ha rinunciato alla trasferta in favore di qualcos'altro... Ragazzi, ci dispiace per voi ma vi siete persi 4 giorni spettacolari! ASSENTI INGIUSTIFICATI
E per finire...
Voto 10 e lode a tutto il gruppo Erebus presente a questa trasferta: una commistione sempre più perfetta ed affiatata di giovani alla ribalta e di assoluti e master in cerca di posizioni di rincalzo, con un ottimo gruppo di accompagnatori al seguito. Un gruppo che ad ogni gara e allenamento che passa si dimostra sempre più unito e in grado di affrontare anche il più tecnico dei terreni. FORZA EREBUS!