domenica 5 luglio 2009

L'intervista della settimana

Per la serie "adesso le vetrine le facciamo noi" questa settimana siamo andati ad intervistare Andrea Seppi, campione italiano sprint in febbraio a Firenze.

La speranza è che la scelta sia anche di buon auspicio per i jwoc in partenza domani con la sprint, visto che Andrea l'anno scorso è stato quinto nella sprint.

1) Benvenuto Andrea! Allora, le ultime notizie ti danno in formissima... raccontaci cosa è successo sabato!

Mi verrebbe da chiedere…quale sabato? Sabato scorso sono riuscito a ottenere il minimo di partecipazione per i campionati europei under23 sui 5000, correndo la distanza in 14:09.23. Il sabato precedente, però, avevo migliorato il mio primato personale sui 1500, portandolo a 3:46.10 e ottenendo anche un buon piazzamento in una gara con alcuni tra i migliori specialisti italiani, e il sabato ancora prima mi ero laureato campione italiano promesse sui 5000. Insomma, si può dire che in questo periodo le cose stanno girando per il verso giusto! Ora, il 16 luglio a Kaunas sarò sulla linea di partenza del campionato europeo…speriamo di andar forte, anche se sarà un giovedì!

2) Quest'inverno il tuo blog ci ha dato poche tue notizie; raccontaci un po'... come ti sei allenato?

Il mio blog è aggiornatissimo, però è qua a casa mia, è il mio diario di allenamento, rigorosamente in formato cartaceo. Per il resto, preferisco che siano i fatti ed i risultati a parlare!

Quest’anno ho avuto innanzitutto una grande fortuna, come si può leggere sul blog, è dallo scorso agosto che non perdo un solo giorno di allenamento, non ho avuto nessun tipo di infortunio, e speriamo che questa fortuna continui anche in futuro. Ho iniziato a preparare questa stagione dallo scorso settembre, e fino ad aprile ho sempre mantenuto buoni carichi di allenamento; di passaggio, sono comunque riuscito ad ottenere alcuni buoni risultati nelle poche gare che ho fatto, alcune campestri ed i campionati italiani sprint. Maggio è stato un mese un po’ difficile, ho diminuito la quantità di allenamento ma ero ancora piuttosto stanco. Solo a giugno ho iniziato ad entrare in forma, e adesso sto raccogliendo i frutti del lavoro!

3) Quanto è pesante conciliare carichi di lavoro di questo tipo con le normali attività quotidiane, per un non professionista? Ritieni un handicap non poterti concentrare al 100% sui tuoi obiettivi di atleta?

Sicuramente essere un professionista è un grosso vantaggio per un atleta; oltre alla sicurezza economica dà anche la possibilità di concentrarsi al massimo sull’allenamento e di usufruire delle strutture e delle persone messe a disposizione dai gruppi sportivi. Però io sono uno studente universitario, e quest’anno sono sempre riuscito, con un po’ di sacrifici, a conciliare lo studio con l’allenamento, e penso di aver fatto entrambe le cose al meglio. La difficoltà che ho incontrato spesso non è stata quindi trovare il tempo per allenarmi, ma avere la giusta concentrazione per affrontare un allenamento impegnativo, dopo una giornata di studio. D’altra parte, questo può essere un aiuto a non mettere troppa pressione sulle proprie prestazioni, e quindi a vivere più tranquillamente l’attività agonistica.

4) I tuoi risultati sono stati riportati al mondo dell'orientamento italiano dal solito blog di un gruppo di amatori. Credi che si sarebbe potuto dare un po' più di risalto ai risultati di quello che rimane pur sempre il tesserato fiso con il miglior risultato a mondiali c-o (dopo il terzo posto della Guizza agli universitari, ndET)?

Mah, i risultati che ho conseguito quest’anno sono stati principalmente nell’atletica, quindi non credo che meritassero una grande attenzione nel mondo dell’orientamento...però mi fa sempre piacere comparire su Er-Team! Penso che al mio piazzamento ai JWOC dell’anno scorso sia stato dato il giusto risalto, mentre i risultati di quest’anno sono una dimostrazione del fatto che i migliori orientisti sono preparati anche a livello fisico, e possono quindi distinguersi a buon livello nell’atletica (o nella MTB o nello sci di fondo, per le altre discipline), cosa che in altri paesi si era già vista, ma niente di più.




5) C'è qualche W20 scandinava che agli ultimi mondiali ti ha messo gli occhi addosso? ... così sappiamo se possiamo puntare a medio termine su una naturalizzazione!

Ai mondiali dell’anno scorso mi ha messo gli occhi addosso l’allenatrice svedese, che è venuta subito a complimentarsi dopo la sprint. Però è un po’ grande per me. Delle W20 non so niente, ma se fosse così, le invito a farsi avanti…I lettori non devono preoccuparsi, mi converrà comunque mantenere la cittadinanza italiana ;)

6) Negli ultimi mesi hai un po' abbandonato l'orienteering per l'atletica. E' chiaro che i risultati sono diversi, ma... mancano stimoli nell'orientamento per un atleta del tuo livello? Per quali motivi?

Si, per qualche motivo mancano gli stimoli, di questo ce ne eravamo resi conto già un po’ di tempo fa nella squadra junior. Penso che, allenandosi in Italia, sia praticamente impossibile raggiungere il livello dei migliori al mondo, e questo non perché ci alleniamo meno; ci sono in Italia località circondate da terreni interessanti, ma sono coperti dalla neve per gran parte dell’anno. Per fare il salto di qualità bisognerebbe passare molto tempo in giro per l’Europa a fare campi d’allenamento, e noi non abbiamo questa possibilità. Anche nell’atletica c’è questo problema, oltre al fattore genetico, gli africani che si allenano tutto l’anno a 2400 metri al caldo sono avvantaggiati. Però anche a casa propria si può pensare di tirare fuori il massimo da se stessi (o quasi), nel corso della carriera da atleta. Anche per questo, dopo l’ultimo mondiale junior, i miei obiettivi si sono progressivamente spostati, ed ero più interessato a migliorare nella corsa; non mi sono però dimenticato dell’orientamento!

7) Tuo fratello Marco, otto anni più vecchio di te, è un atleta di alto livello. Quanto ti ha aiutato questo? E' stato solo un esempio a cui puntare o un aiuto concreto nella tua crescita?

Marco è stato un grandissimo aiuto, fin da quando ho cominciato a fare orienteering mi ha sempre dato un sacco di consigli, e (dopo che sono migliorato un po’) ancora più utili sono stati tutti gli allenamenti fatti assieme, perfino in Norvegia nella neve! Oltre a questo, l’aver sempre avuto a casa un atleta d’elite, e il vedere quello che faceva, mi ha fatto entrare da subito nella mentalità della vita da atleta e dell’allenamento, che è una cosa da acquisire se si vuole fare sport ad alto livello. Ora è da qualche anno che non vive più a Trieste, ed è forse anche per questo che abbiamo preso strade, sportivamente parlando, un po’ diverse. Comunque non c’è mai stata rivalità tra di noi, anzi devo confessare che nelle gare di orientamento, una volta finita la mia prestazione, spero sempre di essere battuto (solo) da lui!

8) Qual è il tuo sogno per questa stagione? E nella tua carriera di atleta?

Penso che il sogno di ogni atleta siano le Olimpiadi, e anch’io spero di realizzarlo un giorno. Purtroppo l’orientamento non è ancora sport olimpico, quest’anno ci sono i World Games, che sono in un certo senso l’analogo delle Olimpiadi per gli sport che rimangono esclusi, ma per una serie di motivi non ci sarà una rappresentativa italiana, ed è un vero peccato. Per quest’anno invece il mio sogno-obiettivo era vestire una maglia azzurra nell’atletica, ora la stagione sta finendo e sono riuscito a realizzarlo, quindi tutti i sogni riguardano questo fatidico 16 luglio.

9) Le Sprint ai Mondiali assoluti dei prossimi 3 anni potrebbero essere adatte alle tue caratteristiche. Possiamo sperare in un tuo ritorno in questa ottica? Tieni conto che alcuni giorni fa uno specialista scandinavo delle sprint e famoso ubriacone nei parti di fine mondiale ha così commentato il tuo 14.09: "That's very fast! Maybe only Khramov at the moment can run so fast!".

Si, sono tre edizioni che potrebbero essere favorevoli alle mie caratteristiche, e questo sicuramente mi stimola per i prossimi anni. Non mi dimentico della buona prestazione che sono riuscito a ottenere l’anno scorso a Goteborg, ma non ho ancora deciso. E’ vero, pochissimi orientisti riescono a correre certi tempi in pista, ma di sicuro questo forte norvegese sa bene quant’è diverso correre in pista o fare orientamento, e quale preparazione sta dietro ad un buon piazzamento ai WOC, durante la quale non ci si può permettere di fare molto gli ubriaconi.

10) Dopo l'abbandono, alcuni anni fa, di alcuni grossi nomi della Studentesca Udinese, avete ormai preso il sopravvento in regione. Quanto credi potrà durare ancora il predominio triestino sul fiero popolo friulano?

A Trieste abbiamo adesso un bellissimo gruppo, io sono uno dei più grandi e quello che ha ottenuto i risultati migliori, ma i più giovani stanno più o meno uguagliando quello che ero riuscito a fare io da junior, e quindi penso che nei prossimi anni potrebbero fare altrettanto, se non meglio. Io spero che Trieste non resti però una piccola oasi in un periodo di debolezza del mezzofondo italiano, e riemergano altre realtà, per esempio quella di Udine che anni fa aveva un gruppo fortissimo. Bisogna ricordare che 20 anni fa una promessa che facesse 14.09 sui 5000 era uno dei tanti, e poteva scordarsi una convocazione in nazionale!

Per finire la domanda che poniamo a tutti... Chiarisci i tuoi rapporti con i membri dell’Er Team.

Solitamente il mio rapporto coi membri dell’Er Team si basava sul baratto: una bottiglia di vino in cambio del prestito di una lampada frontale. A volte però consisteva anche nella maledizione da parte mia per il tracciamento di gare sprint troppo intricate (naturalmente era il mio livello tecnico ad essere troppo approssimativo). Con Michele Franco ogni tanto andiamo a fare un segui John, io lo faccio perdere nei boschi che dovrebbe conoscere a memoria e poi mi diverto a vedere quanto tempo ci mette a ricollocarsi.

Colgo però l’occasione per annunciare che Cristian Bellotto è diventato da qualche giorno il mio manager ufficiale. A lui il 20% dei guadagni, a me la notorietà…ha detto che questa intervista era il primo passo, io non sono molto convinto :)

5 commenti:

Galimba ha detto...

E' incredibile però che queste notizie non passino anche dal sito ufficiale della Fiso. Complimenti per l'ottima intervista: bravi! Certo che Andrea si sta superando con dei miglioramenti pazzeschi e in così poco tempo...dove riuscirà ad arrivare?

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie