lunedì 17 agosto 2009

R'adys 2009



Premetto che il desiderio condiviso sarebbe quello di poter leggere un'altra perla del nostro inarrivabile Bardo che solo potrebbe celebrare questa entusiasmante trasferta in terra elvetica, per il momento ci dovremo accontentare di questo breve sunto...
La gara è già stata ampliamente spiegata e presentata, aggiungo solo che la componente orientistica è molto minoritaria rispetto a quella atletica, cosa questa che ha messo a dura prova la nostra tenuta psico-fisico-emotiva :-) in realtà si è trattato di una lunghissima corsa.
La vera gara in realtà inizia al venerdì, il solo viaggio per arrivare nella Simmental è già una sfida, scegliere i due passi (San Gottardo e Sustenpass) oppure la più lunga ma veloce autostrada, incredibilmente vince la prima scelta che premia il taxi di Albe Alba, peccato che al penultimo punto perdano tutto il vantaggio impantanandosi a Interlaken... premonizione?!?
Foto di gruppo al ritrovo: Dario, Leprotto, Genio, Albe,Tone, Cosmico

Al sabato mass start alle 10.30, si parte da 1470 mt raggiunti in funivia, temperature altissime, prevista poca acqua durante il percorso, gli zaini più o meno si equivalgono, siamo tra gli 8 e i 10 kg a testa.

Si stempera la tensione e si inganna l'attesa prima della partenza

Allo sparo subito bagarre iniziale, il fatto di dover segnare i punti sulla carta pulta, aiutandosi con ascisse, ordinate e descrizione punto crea parecchi problemi, io e Tone sbagliamo subito il primo punto, per fortuna ci ravvediamo immediatamente. La gara inizia con i Cerda lanciati, in salita vanno molto più dei Costone, non c'è storia, anche la loro prima scelta è migliore, al primo punto sono avanti di 3'; da li comincia una rimonta capitalizzata nella lunga discesa e tra il 3° e 4° le coppie sono insieme, io e Tone spudoratamente a rimorchio. Dopo il 4° io comincio a pagare dazio alla salita che non è il mio forte, è dura, si sale lentamente. Tone, da buon Diesel, dopo aver pagato all'inizio, mi incita a non mollare, i Cerda sono scomparsi in lontananza. Fino allo scollinamento sopra il 5° punto è un'agonia. Quando capisco che la salita è finita, che sono vivo e che riusciremo a finire la tappa comincia la rimonta, in discesa io e Tone ne abbiamo un pò di più e tra il 6° e 7° punto recuperiamo qualche minuto ai Cerda, risultato 7' di distacco al traguardo, neanche male (Cerda 13° noi 17°).

Arte contemporanea interattiva


Il pernottamento presso il campeggio è uno spasso, piantata la bandiera su un pino e ribattezzato il ampo Casa Italia, diventiamo il punto di riferimento per tutti i dispersi ticinesi e per i concorrenti non pervenuti al traguardo. Aspettando la sera si ammirano le bellezze locali e i gli scorci stupendi offerti dalle montagne, si preparano le strategie per il giorno seguente e si soffre per i dolori lancinanti alle gambe. Verso le 21.30, quando si va a letto, ci sono ancora coppie che arrivano al traguardo, non tutti entro la sera, qualcuno pernotta in quota e taglia il FINISH alle 7 della mattina successiva, succede anche questo...
La domenica mattina è annunciata ancora più calda del giorno precedente. Partenza a caccia alle 7.00 per tutte le coppie distaccate entro l'ora dai vincitori della propria categoria, io e Tone partiamo solo 1'.20'' prima della mass start, dei leprotti impauriti inseguiti dalla massa di lupi affamati... La gara è ancora più dura, quasi tutto il dislivello della giornata è condensato nei primi tre punti, da 1570 a 2380, gli zaini non sembrano pesare meno del giorno prima, le gambe sono dure. Ancora una volta i Cerda in salita fanno la differenza, si staccano e vanno via in scioltezza. io e Tone soffriamo in silenzio fino alla 3°, tante le coppie che ci superano, poi si comincia finalmente a correre, la discesa è rapida ma le gambe dure non concedono grandi margini, avvistiamo i Cerda in lontananza, si accellera ma li perdiamo ugualemte di vista. Per il 4° punto emerge l'errore di strategia iniziale, per chiudere subito il gap iniziale rinunciamo a segnare i punti in carta e le individuiamo di volta in volta, il 4° non bene, incerti perdiamo minuti preziosi e facciamo una scelta non esattamente impeccabile. Il 5° punto sarebbe facile se non fosse che in carta manca una strada e sul terreno manca il sentiero segnato in carta :-) altro dislivello cattivo ripido, i segnali di cedimento sono evidenti e condivisi. Per la 6° facciamo una scelta dettata da un errato collocamento del cerchietto, ci va bene perchè il punto è pochi metri più in basso. Tone, allo stremo non molla, tra discorsi deliranti e incitamenti reciproci teniamo duro e cerchiamo di correre almeno in discesa, manca solo l'ultimo dislivello per il 7°. Punzono in ginocchio aggrappandomi alla lanterna per non cadere giù per la discesa. Però capiamo che è finita! Bisogna solo pensare al traguardo e non ascoltare le gambe che stanno cedendo, una galoppata davvero eroica ci porta al ponte dove inizia il run in finale. Bellissimo arrivare al traguardo con tutta la gente che ti applaude, magari non ti conosce, ma si applaude a tutti gli arrivi, ce lo meritiamo! Non trovando i Cerda al traguardo ce ne andiamo a lavarci sicuri di aver accumulato un distacco tale da trovarli già comodamente in doccia se non addirittura al ristorante. Enorme la sorpresa quando li vediamo arrivare con alcuni minuti di distacco, un errore di segnatura del punto ha colpito anche loro,noi siamo stati fortunati, loro no, almeno 300 mt di dislivello in più su per delle erte ripidissime. La vittoria per noi è agrodolce, l'unico che esulta è l'allibratore che ha azzeccato le scommesse.


Gli split times dei Cerda, DAY1 e DAY2

Patriottico relax

Tutte le classifiche e le foto sul sito della gara.

Dalla corsa in montagna alla vita di malga, Dario è sempre il numero uno!!



4 commenti:

mikkifranco ha detto...

Bravissimi ragazzi, deve essere stata roprio dura farsi 4 ore di corsa per due giorni di fila, e per di più a 2000 metri di quota.
Complimenti per l'audacia e per il risultato, visto che comunque ci sono due coppie nei 20!!!

Cosimo ha detto...

La cosa peggiore è lo zaino, se non ci sei abituato (e noi infatti non lo eravamo) non è comodo per correre... Però bello davvero...

Stefano ha detto...

Eroi! Eroi! Eroi!
Bravissimi a tutti quanti

Cosimo ha detto...

La parola d'ordine era una RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE :-) complimenti a te per la cronaca mondiale...