E poi dicono che i Master non corrono... Dario in questo mese ha infilato le seguenti gare:1) O-Marathon
2) Rady's Mountain Marathon
3) X-Terra Triathlon
4) Titolo Regionale M35 al Campionato Veneto Middle di domenica in Lessinia
... Chapeau...
E poi dicono che i Master non corrono... Dario in questo mese ha infilato le seguenti gare:

Il weekend inizia da dove ci eravamo lasciati un anno fa, Campionati Italiani Staffetta a Piandelagotti, il posto è irriconoscibile, Bellissimo! Senza la pioggia, il freddo e la nebbia non sembra neanche di esserci già stati. Un breve warm up, tanto per sgranchirsi le gambe e prendere in mano la prima carta da orienteering da un mese a questa parte, che è già ora di pranzo. A questo punto bisogna introdurre un personaggio la cui presenza ci aveva fortemente motivati a partecipare al raduno: Mauro-Athos Guizzardi, valente cuoco, autentico ciclone organizzativo che, incidentalmente padre dei Guizzi, ha curato egregiamente la parte logistico/gastronomica del raduno. Grazie anche a te Mauro. (nda: l'aggettivo "egregiamente" è del tutto riduttivo, abbiamo mangiato divinamente...).
Al pomeriggio si torna sulla carta della prova long degli Italiani dello scorso anno. Anche qui possiamo apprezzare scorci e paesaggi che la pioggia e la nebbia dello scorso anno non ci avevano fatto apprezzare. Il percorso tracciato e posato dalla Michela si è rivelato, interessante e per niente banale, grosse difficoltà per il punto 9° che ha mietuto vittime.
Il programma serale è stato ravvivato da un'improvvisata One Man Beer Relay (ROMB), siccome è stata una gara particolare, appena possibile farò un post speciale sul mio blog, per ora dico solo che ha vinto la Michela e che Furia è una gran T***A DI C***O! :-)
Al mattino successivo doppio allenamento nella zona di Imbrancamento. Segui John e dopo l'inseguimento un "cata punti"(terminologia tecnica "IOF approved"), allenamenti targati MS e posati da Max Cavara. Per me lavoro in coppia con Diego e poi esercizio al risparmio con tre punti in corsa e tre al passo.

Alla fine vittoria di classe per Tone con 22', tallonato da Buselli (troppo facile per il cartografo), a seguire tutti gli altri. Gli errori hanno gratificato parecchio il tracciatore alla sua prima esperienza.

Come ultima impresa di questa estate prodigiosa, un drappello di atleti dell’ER-Team si è recato in Austria per competere nell X-Terra (trattasi di triathlon ma con frazioni di MTB e corsa su sentiero, al posto della consueta bici da corsa e strada asfaltata). I poco timorati di Dio che hanno partecipato sono stati Dario e Michele Franco , capitanati dal ben più navigato Tom (per lui numerose partecipazioni al X-Terra e ad altri triathlon) ; in assistenza psico-pedagogica Michele Cera .
Tom ci ha conquistato con la frase “Huooo, venite a farlò. E’ bello” , e ovviamente così arringati abbiamo subito sposato la trasferta con il camper del capitano.
Arrivati al lago abbiamo per primo testato la temperatura dell’acqua e snellito i muscoli con salti dal trampolino di 3.5m e 5.4m . Poi simulazione di nuoto per 50 metri fino alla piattaforma galleggiante piena di gnocche. Converrete con me che abbiamo fatto tutto quello che c’era da fare di importante.
Poi il sopralluogo al percorso in MTB ci è stato utile per pronunciare correttamente il nome della gara : la dizione corretta è PER TERRA e non ICS TERRA come inizialmente supposto. Si trattava infatti di un percorso morte (per il controllo demografico, in Austria, ogni 10 Percorsi Vita devono fare un Percorso Morte; qui indirizzano i turisti stranieri utilizzando gli unici cartelli della nazione scritti in italiano); già nel giro turistico ci siamo minati in discesa!
La frazione a piedi si snodava in un allegro boschetto e prevedeva, inoltre, un passaggio (2 per Tom) per una sorta di Acrobatic Park teso a 30m da terra: cioè una pacca di scalini in su e poi in giù. Simpaticissimo!
Infine siamo andati ad iscriverci: Tom al percorso valido per il campionato europeo (1.5 km nuoto+ 30 km MTB+10 km cross) mentre io e Mic alla versione light (500 m nuoto+15 km MTB+5 km cross); in segreteria credo ci fosse l’addetto alle sepolture del paese, perchè voleva a tutti i costi farci partecipare al percorso lungo. Ha desistito solo quando ho chiesto se nella frazione di nuoto era consentito camminare sul fondo del lago (ho letto la storia di uno che invece camminava sulla superficie, ma poi non ha fatto una bella fine. Mi sa che porta male) .
Ed ecco finalmente il giorno della gara : dopo una abbondante pioggia che rende più scivoloso ancora il percorso in MTB incontriamo le prime difficoltà nel fissare il pettorale alla maglia (Mic) ed a presentarsi alla zona cambio con il casco avente due orecchie da orsetto attaccate sulla sommità (Dario). Superato anche questo finalmente siamo sul limite del lago , pochi istanti ci dividono dal via e la tensione è palpabile ; c’è chi sputa sugli occhiali, chi sputa sull’avversario, chi si riscalda in acqua e chi si raffredda sulla spiaggia, chi si concentra e chi ignora le incitazioni tipo “questa volta non annegare! ” . Poi con un “Pronti,Via!” incomprensibile (forse gridato dal venditore di salciccie, infastidito dalla confusione di persone) ha inizio l’avventura.
Mic cammina nell’acqua il più possibile mentre io che nuoto subito mi avvento sul palo del limite di balneazione che avanza fuori dall’acqua di 20 cm ; dopo 100 m ho già finito tutte le energie ed inizio ad utilizzare tutti gli stili di nuoto che mi hanno accompagnato nel lungo mese di allenamenti in piscina : l’involuzione procede con stile libero, rana, dorso, cagnone, a lancia, fosburi, mattone, aggrappato alla boa, solo bollicine che salgono verso la superficie...
Ancora non so come, ma raggiungo la spiaggia : dietro di me solo una concorrente che aveva affrontato il percorso alla rovescia (anziché boa 1,2,3 ha fatto boa 2,1,2,3 ) . Calzo le scarpe da MTB e corro alla zona cambio dove, ovviamente, ci sono solo due MTB e non sbaglio andando verso quella che ha il caschetto con le orecchie : esplosione del pubblico che nonostante sia principalmente austriaco ride sguaiatamente. Lo speaker ha quasi voglia di intervistarmi!
Poco male, tanto la dignità è solo un peso in più da portare in salita e io l’ho lasciata a terra da un bel pezzo !
Parto come un razzo e inaspettatamente vedo già all’orizzonte le prime schiene; spingo come un drago e mi rendo conto che in MTB ho davanti quasi tutte schiappe. Grande. Anche l’albero che c’è in discesa è grande, e non si scansa; ostia che paca! Arrivo alla zona cambio (sempre tra le ovazioni del pubblico che mi osanna al passaggio. La prossima volta oltre alle orecchie metto fuori anche la coda. DIETRO.) e vedo che ho recuperato più di 30 posizioni, compreso Mic con il quale è in corso la nostra personale sfida.
Cambio scarpette, allaccio quelle da corsa con il famoso nodo Parkinson e via! L’andatura purtroppo è insicura e lenta con l’orecchio rivolto a tergo in attesa del sopraggiungere dell’avversario più temuto dopo i crampi: Mic. Infatti mi raggiunge ai -2 km e si invola con una fastidiosissima leggerezza e un'odiosa stupenda falcata (poi mi verrà a dire che però non stava andando fortissimo. Bastardo!). Ma ecco il gran finale : la scalata dell’Eiger in legno; inizio con 3 scalini alla volta, poi 2 , poi 1 e alla fine rischio la penultima casella del gioco dell’oca (ritorna alla partenza). Comunque sono in cima e vedo che un mio avversario stà iniziando la discesa: ogni messaggio in uscita dal cervello è bloccato ed ora comanda la centralina “rischio e suicidio”. Senza che me ne renda conto sto scendendo le scale nell’ordine di 5-8 scalini alla volta , la caviglia sx cede e per tre volte scendo usando l’esterno del piede come scivolo ; vedo solo due cose : l’avversario che è quasi superato e l’addetto alle sepolture del paese che si sfrega le mani. E poi l’arrivo , con l’avversario (un crucco) dietro. Grande prova di orgoglio ed incoscienza , come nelle migliori tradizioni ER-TEAM !!
Ma la festa non è finita perché dopo poco parte Tom che gareggia nel campionato oiropeo .
Impressionante in ogni fase : la partenza del nuoto sembra una tonnara e filano più veloci dei pedalò; Tom è lì ! Escono dall’acqua e corrono a piedi nudi sull’asfalto per 1 km fino a prendere la MTB e qui sembrano delle moto. Un atleta finlandese in discesa tampona la moto da cross che faceva da staffetta !! Bestiale !! Fanno due volte il percorso morte a velocità sperimentate solo dalla NASA . Tom c’è quasi!
Poi si infilano nelle scarpe con una rapidità che chiede devozione, e corrono come fosse la prima disciplina della giornata. Tom c’è ancora.
Grandissimo tifo per Tom (e altri amici conosciuti il giorno prima) che taglia il traguardo con sofferta gioia. Arrivare è davvero una impresa.
Il viaggio (almeno nei momenti in cui sono stato sveglio io) è stato come al solito fonte di inesauribile divertimento e devo dire che vivere assieme agli amici queste nuove avventure è una cosa che si porta dentro per sempre e che ci rende più ricchi di qualsiasi pacco gara. Però la maglietta che ci hanno dato è una figata e la Klubb Houset che ho in gestione ha nuovi cartelli stradali ricordo!
Un bacio a tutti gli spiantati che ci leggono
Ciao
Dario
Ormai saprete tutti del drammatico finale della staffetta maschile ai Mondiali di Ungheria... L'incidente occorso a M.Johansson (uno che vola da rocce altissime, non si fa niente ma si ferisce seriamente ad una gamba correndo nel bosco ungherese), Thierry e Anders che si fermano a soccorrerlo, arriva Smola ed insieme organizzano i soccorsi. Il norvegese corre all'Arena a chiedere soccorsi... La gara si chiude con un inconsapevle Matthias Merz che va a vincere l'oro più desiderato ma anche quello che darà meno piacere... (per la cronaca il podio è completato da Russia e Finlandia). Buono il teorico 8° posto dell'Italia (8+4=12°) con una gara tutta in rimonta...
Come sempre la rassegna iridata dei Mondiali è l'occasione in cui l'assemblea IOF decide riguardo l'assegnazione delle edizioni future di Mondiali, Europei etc... Da assegnare nel prossimo futuro c'erano gli Europei 2012: la scelta è caduta sulla Svezia che tra Mora, Orsa e Falun, nel maggio 2012, ospiterà la rassegna. L'Italia, invece, era parte in causa per l'assegnazione dei Mondiali assoluti del 2013 e per quelli Master del 2012, questi i verdetti: per gli assoluti è prevalso il peso della Finlandia che quindi, presso Vuokatti, organizzerà nuovamente i WOC (ultima edizione finnica nel 2001), sapremo in futuro le dinamiche che hanno guidato la decisione (voto di scambio??). Per i Mondiali Veterani 2012, invece, era forte la candidatura della Puglia opposta a quella tedesca, la decisione è stata un posticipo dell'assegnazione che verrà quindi ufficializzata il prossimo ottobre.

Allo sparo subito bagarre iniziale, il fatto di dover segnare i punti sulla carta pulta, aiutandosi con ascisse, ordinate e descrizione punto crea parecchi problemi, io e Tone sbagliamo subito il primo punto, per fortuna ci ravvediamo immediatamente. La gara inizia con i Cerda lanciati, in salita vanno molto più dei Costone, non c'è storia, anche la loro prima scelta è migliore, al primo punto sono avanti di 3'; da li comincia una rimonta capitalizzata nella lunga discesa e tra il 3° e 4° le coppie sono insieme, io e Tone spudoratamente a rimorchio. Dopo il 4° io comincio a pagare dazio alla salita che non è il mio forte, è dura, si sale lentamente. Tone, da buon Diesel, dopo aver pagato all'inizio, mi incita a non mollare, i Cerda sono scomparsi in lontananza. Fino allo scollinamento sopra il 5° punto è un'agonia. Quando capisco che la salita è finita, che sono vivo e che riusciremo a finire la tappa comincia la rimonta, in discesa io e Tone ne abbiamo un pò di più e tra il 6° e 7° punto recuperiamo qualche minuto ai Cerda, risultato 7' di distacco al traguardo, neanche male (Cerda 13° noi 17°).
Arte contemporanea interattiva
La gara è ancora più dura, quasi tutto il dislivello della giornata è condensato nei primi tre punti, da 1570 a 2380, gli zaini non sembrano pesare meno del giorno prima, le gambe sono dure. Ancora una volta i Cerda in salita fanno la differenza, si staccano e vanno via in scioltezza. io e Tone soffriamo in silenzio fino alla 3°, tante le coppie che ci superano, poi si comincia finalmente a correre, la discesa è rapida ma le gambe dure non concedono grandi margini, avvistiamo i Cerda in lontananza, si accellera ma li perdiamo ugualemte di vista. Per il 4° punto emerge l'errore di strategia iniziale, per chiudere subito il gap iniziale rinunciamo a segnare i punti in carta e le individuiamo di volta in volta, il 4° non bene, incerti perdiamo minuti preziosi e facciamo una scelta non esattamente impeccabile. Il 5° punto sarebbe facile se non fosse che in carta manca una strada e sul terreno manca il sentiero segnato in carta :-) altro dislivello cattivo ripido, i segnali di cedimento sono evidenti e condivisi. Per la 6° facciamo una scelta dettata da un errato collocamento del cerchietto, ci va bene perchè il punto è pochi metri più in basso. Tone, allo stremo non molla, tra discorsi deliranti e incitamenti reciproci teniamo duro e cerchiamo di correre almeno in discesa, manca solo l'ultimo dislivello per il 7°. Punzono in ginocchio aggrappandomi alla lanterna per non cadere giù per la discesa. Però capiamo che è finita! Bisogna solo pensare al traguardo e non ascoltare le gambe che stanno cedendo, una galoppata davvero eroica ci porta al ponte dove inizia il run in finale. Bellissimo arrivare al traguardo con tutta la gente che ti applaude, magari non ti conosce, ma si applaude a tutti gli arrivi, ce lo meritiamo! Non trovando i Cerda al traguardo ce ne andiamo a lavarci sicuri di aver accumulato un distacco tale da trovarli già comodamente in doccia se non addirittura al ristorante. Enorme la sorpresa quando li vediamo arrivare con alcuni minuti di distacco, un errore di segnatura del punto ha colpito anche loro,noi siamo stati fortunati, loro no, almeno 300 mt di dislivello in più su per delle erte ripidissime. La vittoria per noi è agrodolce, l'unico che esulta è l'allibratore che ha azzeccato le scommesse.
Gli split times dei Cerda, DAY1 e DAY2
Patriottico relax

Le tre squadre alla partenza sono ben assortite: con i favori del pronostico i CERDA (Michele e Dario), in seconda posizione il COSTONE (Cosimo e Tone), più preoccupati per le ristrette dimensione della tenda che della gara in se... Infine i GUALBA (Albe Alba ed Eugenio), coppia nuova e pronta a sorprese. I presupposti sono quelli di divertirci lanciando la nostra sfida irriverente ad alcuni autentici professionisti delle gare in montagna... Ci è già stato preannunciato di non demoralizzarci troppo se durante la gara veniamo superati da missili OVER 60...





