lunedì 13 maggio 2013

Valgiardini, croce e delizia


C'era un conto in sospeso con la Valgiardini... inutile farci tanti giri di parole, 2 anni fa, ai Campionati Italiani Middle, sono stati fatti degli errori che, complice il nubifragio nel giorno delle finali, avevano rovinato mesi di lavoro.
La gara di ieri, a mio parere, ci ha ripagato per buoni 2/3 della delusione del 2011. I terreni sono una garanzia, sui tracciati viene messa molta cura, il resto dell'organizzazione ormai è uno standard assodato... ora resta solo da capire come fare ad avere una giornata di sole pieno in Valgiardini e poi siamo pronti per il prossimo anno.

Chiudiamo con due appunti, il primo dedicato, con rammarico, a quanti, nonostante i nostri sforzi non sono riusciti a raggiungere il campo gara (non credo che il diretto interessato legga questo blog), speriamo la prossima volta vada meglio... il secondo dedicato alla piccola, affamata pascolatrice di animali selvatici qui sotto ritratta. E' anche merito suo se ieri nessuno si è spaventato... se non capite il riferimento cliccate QUI



giovedì 2 maggio 2013

Alta Via del Tabacco



L'AVT è segnata in verde
Ripercorrendo le orme di Dario, Tone e Furia che lo scorso anno avevano già fatto l'Alta Via del Tabacco, ieri, uno sparuto gruppetto di intrepidi si è nuovamente cimentato nell'impegnativo trail abbarbicato sul lato destro del Canale di Brenta. Circa 33km con 2800 mt di dislivello spalmati su un tracciato molto nervoso con pochi tratti in cui poter lasciar sfogare le gambe.



Dal Ponte degli Alpini di Bassano del Grappa sono in 3 a partire, Dario (suora capogita), SS e Alberto Barabusse. Dopo pochi km trovano Cosimo ad aspettarli al GPM insieme a Tanà. Fino a Campolongo il gruppetto procede compatto, ritmo tranquillo, quello che noi chiamiamo trekking veloce. Il sentiero è tanto bello quanto insidioso, sempre stretto e aggrappato alla ripida costa della montagna, a tratti è molto scivoloso per le passate piogge. Fortunatamente la segnaletica è perfetta e non ci sono incertezze. Tra sentieri lastricati, trincee e molti ruderi di vecchi insediamenti si arriva sopra all'abitato di Oliero. L'acqua scarseggia ma fortunatamente abbiamo notizia di una sorgente segreta che ci permette di ricaricare e proseguire verso Valstagna dove montiamo per un breve tratto sulla famosa Calà del Sasso.



Dopo Valstagna una delle chicche del percorso, una piccola grotta con una vasca scavata nella roccia che raccoglie le infiltrazioni  del terreno, ottima per un ristoro volante.

                                      



L'ultima lunga salita è quella per le Caserette e il Col delle Ventidueore, discesa nella Valgadena passando per il Covolo di San Gaetano e poi l'ultimo strappo, alcune centinaia di metri che però prosciugano le ultime energie residue. Una volta scollinati, la discesa a Costa è un piacevole diversivo.




Chiudiamo ringraziando l'Associazione Alta Via del Tabacco, per l'idea, l'ottimo sito ricco di informazioni e dettagli tecnici per compiere il percorso e per il perfetto stato in cui abbiamo trovato il sentiero.


Altimetria AVT - short edition

martedì 23 aprile 2013

Italiani Medi


Se questa doveva essere la gara più interessante della stagione sotto il profilo tecnico per terreni e tracciati... pazienza, sarà per la prossima volta. Varie cose interessanti proposte dall'organizzazione, altre un po' trascurate, forse sacrificate nello sforzo di dare una patina da vero evento nazionale a delle gare che spesso andiamo a disputare in sperduti paradisi orientistici. 
Mai vista in Italia una carta di gara con tanti sponsor e loghi... Direi quindi che sono stati dei Campionati Italiani Medi in cui marketing, appeal mediatico e componente tecnica sono dovuti scendere a compromessi, forse storceranno il naso i tecnici ma probabilmente, se vogliamo aprirci all'esterno, serve anche questo!

A chi interessassero comunque le nostre zozzerie orientistiche: DOMA e sul sito del CUSPARMA carte, risultati e split (ottimo servizio!)

domenica 14 aprile 2013

Dagli Euganei al Primiero - doppio post

Affollato weekend!!! in Primiero il Campionato Trentino e Veneto Sprint ad Imer e la 1° prova di Coppa Italia a Transacqua, sui Colli Euganei si corre la TCE-Traversata dei Colli Euganei... per soddisfare gli orientisti e i fan del Bardo, proprio lui il kamikaze solitario che scriverà, è disponibile il doppio post, a voi la scelta oppure l'ordine di scelta  ;-)
  1. TCE 2013, la disfatta
  2. Primiero, Coppa Italia Long+Campionato Veneto Spritz

Primiero / Coppa Italia+Campionato Veneto

Si riparte! finalmente! era ora... come al solito l'aria da primo giorno di scuola è contagiosa... lo scenario della valle di Primiero illuminata da un sole estivo aiuta l'euforia delle centinaia di orientisti che tra sabato e domenica si sono dati appuntamenti alla 2gg organizzata dal Pavione con l'aiuto del Fonzaso (per la sprint di Imer). Le carte sono quelle dei JWOC 2009 e quindi non riservano sorprese. Al sabato quindi fu sprint, in palio i titoli regionali di Veneto e Trentino. Per i nostri il titolo di Luigi in M35 e diversi piazzamenti.


Domenica tutti temevano la neve... e il sole ha pensato bene di giocare uno scherzetto niente male: ha scilto la neve creando delle paludi micidiali: tra i nostri Mariano perde una scarpa, Tone la perde ma la recupera. Mirco arriva al traguardo con la calzatura in mano... credevamo certe cose succedessero solo ai GSS di Vicenza!





TCE 2013, la disfatta

 
Traversata dei Colli Euganei 2013 : oggi ho compiuto 90 anni !
Sì , sono diventato improvvisamente vecchio, perchè una quantità di problemi fisici come oggi , non l’ho mai avuta ed è riscontrabile solo nei reparti di geriatria. Ma di tutti gli ospiti messi assieme eh!
In ordine cronologico elenco i sintomi :
km 3 : gambe completamente vuote e prive di reattività
km 5 : male alle anche
km 7 : blocco intestinale
km 13 : mal di stomaco
km 21 : colpo di calore
km 25 : difficoltà respiratorie
km 35 : tachicardia
risultato : una disfatta totale, completa , indimenticabile .

Mi sono iscritto alla TCE (42km con disl 2000m+) dopo l’Ultrabericus : ammetto che non ho fatto allenamenti lunghi specifici, ma i soliti collinari con i ragazzi. A dir la verità ho anche interrotto gli allenamenti dei fine settimana per dedicarmi alla mia nuova passione : la bici a scatto fisso (praticamente una bici da pista, senza freni, senza ruota libera , quindi con le pedivelle solidali alla ruota. Una figata, anche se un po’ pericolosetta... ) .
Quindi sapevo di non essere nelle condizioni ideali per fare una corsa secondo i miei standard, ma l’intenzione era di fare una scampagnata allegra con paesaggi e panorami bellissimi . Perchè gli Euganei non li conosco, almeno non nei sentieri, e l’unica volta che ho provato ad andare a correrci ho preso una cotta memorabile. Appartengo ,infatti , alla sottospecie homus bericus, abituato a strappi brevi e violenti per superare i dislivelli berici, e poi corsa in quota con contenute variazioni .
Nell’ambiente “euganeus” invece si richiedono possenti polpacci per salire rampe lunghissime e mortali, nulla capacità di acclimatazione in quota perchè si scende immediatamente dalla cima appena conquistata, culo a forma di slitta per scendere dai sentieri infangati e sempre ripidissimi.
Perciò mi sono detto che se organizzano una gara (giunta alla 29° edizione !) frequentata non esclusivamente dagli homus euganeus, sicuramente non ci sarebbero state le rampe mortali. Primo errore !
L’amico Marietto, veterano della TCE, poi mi aveva detto che non ci sarebbe stato tanto posto per le auto, sicchè mi è venuta una di quelle idee geniali, che mi contraddistinguono dalla gente comune (=normale) e che causa commenti del tipo “tu sei un pazzo” o più spesso “te sì mona” , palesemente effetto di una genuina invidia. L’idea è stata : vado in bici ! Da casa mia sono circa 25 km, non poi tantissimi, sicchè bisogna aggiungere altre difficoltà : ci vado in scatto fisso ! Secondo errore.
La scelta del vestiario poi occupa una posizione di importanza fondamentale nella gestione di una corsa, e siccome fino a ieri è sempre stato freddo, anche oggi sono partito con una maglia termica a manica lunga. C’erano 25°C, ho sudato come un maiale all’equatore, gocciolavo come un mocio vileda, pensa che al traguardo l’uomo che mi ha prelevato il microcip dal pettorale ha esclamato “toh, il tuo è asciutto, tutti gli altri erano bagnati di sudore” ; per forza capo, gli ho risposto, è da due ore che ho evaporato tutti i liquidi! Quindi : terzo errore .
In ogni caso è stato un calvario, sapevo che alla fine ci sarebbe stato il suppostone della salita al Monte della Madonna (che poi di Madonne, in salita, ne avrò viste almeno tre) ; avrei dovuto risparmiare energie e conservarmi. Ma è stato inutile , già dalla prima salita ho sentito le gambe vuote; ho sperato che fosse colpa della tirata in bici (sono partito da casa alle 6.30 , ma avevo paura di essere in ritardo ed ho tirato un pò. La media dei 25km/h forse è troppa per arrivare freschi alla partenza di una gara di trail!) , ma dopo due ore non ho sentito segni di miglioramento ed ho capito che sarebbe stata un lunga giornata ! Impossibile arrivare integri alla rampa finale se arranchi già al dodicesimo chilometro. Alla fine mi sono messo l’animo in pace ed ho deciso che oggi avrei allenato lo spirito di sacrificio e l’abitudine alla sofferenza: davvero ho faticato come una bestia, poche altre volte ho ricordi di malessere così intenso!
Però il primo motivo che mi aveva spinto a correre la TCE è stato pienamente soddisfatto : i panorami ! Una giornata stupenda, una natura in esplosione primaverile, sentieri bellissimi, vedute panoramiche dai poggioli naturali più alti (ostia !) , rocce verticali, terra di colori ricchi e diversissimi ed il profilo dei colli di evidente forma vulcanica. Bellissimo. Bellissimo .
Per pareggiare però, devo anche rendere omaggio all’opera dell’uomo, ed infatti per una buona metà della gara ho ammirato il genio e la tecnica che sappiamo manifestare nelle nostre creazioni, la dedizione nella cura dei dettagli , l’impegno di rendere fruibili a tutti i ritrovati delle tecnologie più spinte : la punta delle scarpe ! per almeno tre ore il mio panorama è stato la punta delle scarpe, a testa bassa e denti stretti, neanche un quadro di Tintoretto l’ho guardato così tanto. Che triste !
Conclusione : 6h 22 , che disfatta !
Per fortuna all’arrivo ho trovato Marietto, che già durante la gara mi ha fatto coraggio ed all’arrivo mi ha rincuorato con un abbraccio ed un falsissimo “ho fatto fatica anch’io” .
In partenza poi ci siamo trovati con Albero barabausse e la Cinzia che mi hanno salutato ed augurato in bocca al lupo ! bravi ragazzi !
All’arrivo anche Nico e la Chiara che sono venuti a salutarmi, abbandonando gli amici in moto che salivano a Teolo per la sagra del gnocco; più evidente il dispiacere per la Chiara rispetto a Nico.
Tutti gli altri Amici erano impegnati a difendere i colori della societá
Erebus Orientamento Vicenza , alla prima prova di coppa Italia; molte volte ,
durante la giornata , il pensiero é andato a loro . Onore e gloria ragazzi!
Poi Lepre ha deciso che era una bella giornata, quindi ha preso la bici e mi ha accompagnato sulla via del ritorno, fino alla tappa birra di Montegalda !
Comunque per tornare a casa ci ho messo almeno due ore e mezza ! Che idea geniale andare in bici!

domenica 7 aprile 2013

Velo d'Astico 4 anni dopo...

Cosimo

 A 4 anni dalla Coppa Italia Middle 2009 torniamo sulla bella carta di Velo d'Astico per correre un allenamento usando gli stessi percorsi della Coppa Italia. Grazie al ViOrTeam per la gentile concessione delle carte.




domenica 17 marzo 2013

ULTRABERICUS 3 - foto+GPS (NEW)

la foto che tutti gli ori-blogger aspettavano

Terza edizione dell'ormai classica Ultrabericus, un'ultra trail che alla terza edizione registra un boom di iscrizioni chiudendo a 800 concorrenti con 2 mesi di anticipo. Un tributo spetta senz'altro ad Enrico Pollini e a tutto l'Ultrabericus Team che hanno offerto un tracciato impegnativo ma godibilissimo supportato da un'organizzazione eccellente... e la piscina a fine gara, un toccasana...


Il tracciato prevedeva circa 67 km e 2500 mt di dislivello. Alla partenza 664 trailer con condizioni atmosferiche ideali, giornata tersa. Veramente spettacolare lo start alle 10.00 da Piazza dei Signori.
Per l'Er Team Dario, Furia e Cosimo si cimentano nella versione integrale, tra i twin team le coppie BIG-BAR (Bigarella Barausse), THE BISOGNINIS (Biz e papà Gianni), Jacopo correva con lo zio terribile ed infine, ultime ma prime, le due travolgenti SS+Marta. Menzione speciale per il Dopolav-Orista Dario Pedro Pedrotti che sconfessando in primis se stesso si presenta ai nastri di partenza.

L'attrezzatura "tecnica" di Furia
  
  

Senza raccontare tutte le fasi di gara, riassumiamo dicendo che questa terza edizione è stata a detta di tutti la più dura tra quelle sinora disputate, sia per il tracciato che per qualche km bonus.

Pazzesca la gara di Furia che al km 25 è ancora sulla scia dei più forti (3°), inevitabile un calo nella seconda  parte che però non gli impedisce di cogliere un eccellente 20° posto. Molto buona anche la prova di Darietto che chiude in 8h e 29'. Anche i Big-Bar si difendono bene con un 35° posto finale tra i twin team. Ma la sorpresa, neanche tanto sorprendente, è la vittoria di Irene e Marta che rifilano più di un'ora alla seconda coppia femminile. Veramente stratosferiche!!!
Anche Dario Pedro conferma l'ottima preparazione invernale concludendo al 74° posto, sotto le 8h di gara. Per Cosimo la vittoria è raggiungere il traguardo!





Grazie al contributo del Santo Padre, di Gianni e Manu

GALLERIA FOTOGRAFICA ULTRABERICUS 3



sabato 16 marzo 2013

Ultrabericus - LIVE

In partenza presente Tone, che benedice i partecipanti orientisti.

Al primo passaggio (23km) transita in terza posizione un omonimo di Andrea "Furia" Furlani. Si tratta di un omonimo in quanto il nostro furia non partirebbe mai così....

506 MORETTON ANDREA 1 12:04:02




M
382 GERONAZZO IVAN 2 12:05:25




M
367 FURLANI ANDREA 3 12:05:37

12.39: è la volta di Dario Pedrotti.
Alle 12.48 transita la prima concorrente del Twin femminile: è Irene Saggin.
Transitati anche Dario (Integrale), Biga (Twin), Cosimo (Int.), Biz (Twin).

SECONDO RILEVAMENTO
Forse non era un omonimo. Il mancato passaggio al secondo intermedio potrebbe far pensare che sia l'Andrea Furlani da noi conosciuto... :)In effetti il tirardo di Furia è ora di 11'.

mercoledì 13 marzo 2013

HABEMUS PAPAM, TONE I

Assente da mesi alle gare, 
ritiratosi in un silenzio spirituale fatto di meditazione 
dal quale usciva solo con oscure profezie come  
Domenica vengo a brontola Xò nn go via de capra in man a carta ... 
ora tutto si spiega

HABEMUS PAPAM

TONE I